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Calcio / Promozione

Casalguidi, la favola continua: altra stagione da incorniciare per i canarini

Altra stagione super del Casalguidi, ormai sorpresa affermata della Promozione: gioco spumeggiante, salvezza diretta e… un po’ di rammarico

«La stagione più bella della mia carriera». Le parole di Marco Benesperi, allenatore del Casalguidi, sono emblematiche di un’annata sofferta, ricca di emozioni e soddisfazioni, culminata con la salvezza diretta all’ultima giornata. Non era affatto facile per i canarini replicare la cavalcata del campionato precedente, chiuso con una splendida qualificazione ai playoff, però ci sono in gran parte riusciti. Certo, la classifica finale dice tutt’altro, ciononostante è doveroso tenere conto della maggiore difficoltà del girone, la malasorte sempre presente e le innumerevoli insidie presentatesi durante tutto l’arco della stagione. Facciamo un’analisi di ciò che è stato il Casalguidi 24/25, anche attraverso le parole dei protagonisti.

PAREGGITE INGUARIBILE

Il pari molto sofferto e decisivo per la salvezza con il Marginone all’ultima giornata è il riassunto perfetto della stagione del Casalguidi. I canarini, autori di ben quattordici pareggi in campionato, hanno spessissimo lasciato il campo la domenica con l’amaro in bocca per non essere riusciti a raccogliere il bottino pieno. Lo stesso mister Benesperi ha dichiarato: «Forse ho fatto sempre gli stessi errori. Siamo andati quasi sempre in vantaggio di un gol, ma raramente abbiamo portato il risultato fino in fondo. Quindi – commenta l’allenatore gialloblù – se da una parte sono felice per l’obiettivo raggiunto, dall’altra sono consapevole di aver lasciato un grande problema ancora irrisolto».

I risultati e i vari filotti di 1-1 non hanno assolutamente reso giustizia alle prestazioni eccezionali e costanti sfoggiate dai canarini contro qualunque avversario. Lo scarso cinismo sotto porta, i numerosi legni colpiti e i gol subiti in maniera casuale hanno creato una sommatoria di fattori quasi fatali per i gialloblù, i quali hanno scampato i playout per pochissimo. La classifica finale li vede al dodicesimo posto a 32 punti e una salvezza raggiunta grazie alla “forbice“, che ha condannato il Marginone al ritorno in Prima Categoria. I successi strepitosi contro il San Giuliano, il Cubino e la Pontremolese sono solo alcuni dei tanti exploit stagionali del Casalguidi, oramai non più sorpresa della Promozione.

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FATTORE UNICO

«Questa è stata la stagione più bella che io abbia mai affrontato. È vero sì, l’anno precedente è stato magnifico – prosegue Benesperi – il vento girava sempre dalla parte giusta, tra gol al novantesimo e rimonte impossibili. Stavolta non è stato così e lo si era visto già a inizio campionato. Abbiamo risposto da uomini, grazie al supporto di tutto l’ambiente, dal diesse Carraresi, lo staff, fino al presidente Schifano e i nostri tifosi. Qui a Casalguidi c’è un fattore fondamentale trainante: le risorse umane». L’esaltazione dell’ambiente gialloblù da parte del mister gialloblù è molto significativa, per quella che è una vera e propria famiglia, unita sempre in ogni momento di gioia e di difficoltà.

IL SEGRETO DELLA SALVEZZA

La favola Casalguidi continua e vuole continuare a sorprendere, ma il futuro dei protagonisti è ancora incerto, come ha dichiarato lo stesso direttore sportivo Patrizio Carraresi: «Qui sto meravigliosamente bene. Nelle prossime settimane vedremo se e come proseguire questa avventura insieme. Sono orgogliosi del lavoro svolto dai ragazzi e dal mister, soprattutto perché questa è stata una stagione complicata sotto tanti aspetti. Innanzitutto ci auguriamo l’anno prossimo di non giocare ancora un girone intero in trasferta – sottolinea il diesse – e di avere maggiore fortuna dalla nostra parte. Purtroppo tanti infortuni hanno falcidiato la rosa, com’è accaduto a Cortonesi, Mallardo, Ceccarelli e Fiaschi».

Lo stesso Fiaschi, portiere titolare designato a inizio stagione, è finito KO per mesi e mesi a causa di continui problemi fisici. A metà campionato la società lo ha sostituito egregiamente con Giuntini, protagonista indiscusso del rush finale: «Avevo smesso, ma ho deciso di rimettermi in gioco qui. Il gruppo è stato il segreto di questa salvezza. Tutti hanno aiutato tutti, i più esperti hanno dato una mano ai giovanissimi a crescere – evidenzia il portiere – e il mister ha fatto il resto, senza metterci mai troppa pressione. Vedremo che ne sarà del futuro, ma al Casalguidi si sta veramente bene».

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