Basket / Serie A
Coach Okorn non pensa alla retrocessione: «Rimaniamo concentrati»

Al Taliercio può arrivare il verdetto, ma coach Okorn difende i suoi: «Abbiamo combattuto in gare dove potevamo perdere di 40 punti»
“Que c’est triste Venise”: cantava così negli anni Sessanta Charles Aznavour. Oggi, anno del Signore 2025, potrebbe essere l’inno dei tifosi biancorossi, che nella città del Doge potranno andare incontro ad un verdetto atteso ma comunque pesante. L’Estra Pistoia è ad un passo dal salutare la Serie A, con la possibile sconfitta contro la Reyer che metterà la parola fine ad un’annata dove si è sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. Alla ormai raffazzonata formazione toscana allenata da coach Gasper Okorn è rimasto da settimane l’unico dovere di onorare il campionato fino alla fine. E l’avvicinamento alla gara del Taliercio assume più i contorni di un tragico finale operistico, con l’arrivo del convitato di pietra a condannare e a trascinare definitivamente nelle profondità.
«Per noi sarà un’altra partita molto difficile – ha così aperto il proprio pre-partita coach Okorn – Venezia ha a disposizione un vantaggio che è innanzitutto fisico. Hanno la possibilità di scambiarsi sui vari ruoli e noi dobbiamo cercare di non farli entrare nel pitturato con troppa facilità. Stanno combattendo per migliorare la loro posizione nei play-off e ogni gara per loro è un’occasione per migliorarsi. Sappiamo di essere corti per questo livello, ma ritengo che contro Milano e la Virtus non abbiamo giocato male. Dobbiamo essere soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare in queste ultime partite contro squadre di Eurolega. L’obiettivo che ci dobbiamo porre è quello di fare un gioco migliore e di essere intelligenti lungo l’arco della gara. La squadra sta bene e andremo a Venezia al completo».
Senza dubbio, quella contro la Reyer non sarà una gara come le altre, viste le conseguenze che ci potranno essere al termine dei quaranta minuti. E al netto dell’impegno che Della Rosa e compagni metteranno in campo, l’idea che la retrocessione sia ormai ad un passo può avere diversi effetti a livello psicologico. Ammesso e concesso che, dopo tanto penare, non si sia già arrivati alla mera rassegnazione.
«Il pensiero di poter essere matematicamente retrocessi dopo Venezia? Non ho visto qualcosa di diverso o di negativo nell’umore della squadra rispetto alle scorse settimane. Con la settimana di Pasqua, i ragazzi hanno avuto un giorno in più di riposo e sono tornati carichi per gli allenamenti. Abbiamo avuto modo di guardare anche dei video degli avversari. Quando arriverà il verdetto, ne parleremo. Naturalmente questa è la cosa più difficile da affrontare: sappiamo di non essere al livello degli altri team. Ho provato a parlare con i miei giocatori e a spingerli a fare meglio».
La vittoria miracolosa contro Napoli, l’ultima di questa stagione, ha dunque rappresentato un unicum per ciò che è restato del roster biancorosso. Col passare delle partite, i giocatori di coach Okorn hanno presto compreso che i limiti oggettivi non consentivano di poter percorrere una vera corsa salvezza. Ma l’allenatore sloveno vuole almeno salvare la voglia dei suoi di non farsi buttare ulteriormente giù dalle difficoltà.
«Guardando da dopo Napoli ad oggi, sono molto dispiaciuto per come abbiamo giocato contro Sassari e Trieste. In altre occasioni potevamo perdere di 30-40 punti, ma non è successo. Non siamo pericolosi a livello offensivo, ma abbiamo combattuto. Cremona invece ne ha presi 40 da Milano una settimana dopo che ci abbiamo giocato noi. In queste ultime settimane dobbiamo solo rimanere concentrati: i giocatori sanno che possono mettersi in mostra per il futuro, che rimangano a Pistoia o meno».
