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Basket / Serie A

Estra, nono ko: a Trieste un super Kemp non basta ad invertire il trend

Al PalaTrieste l’Estra spreca troppo, rincorre sempre ed è tradita da diversi uomini chiave. Le pagelle della partita

SEMAJ CHRISTON 5: Canestro stregato e poche idee per uno dei principali riferimenti offensivi dell’Estra Pistoia. Una gara, quella del doppio zero, fin troppo da playmaker vecchio stile ma con la pecca di 4 palle perse e solo 6 assist a non rendere la serata un vero e proprio dramma. Va detto che mette non poco impegno e attenzione nel limitare gli esterni di Trieste. Ma oggi lo 0/6 a pochi secondi dalla fine pesa come un macigno, così come non essere mai riuscito a condurre i suoi in attacchi meglio orchestrati.

GIANLUCA DELLA ROSA 6: Il più utilizzato della truppa italiana è proprio il capitano, che come al solito guerreggia e non fa mancare la pressione sin da fuori area. Non si prende mai un tiro, cosa che lui e i suoi connazionali dovrebbero iniziare a considerare per portare un contributo a 360° alla causa. Ad ogni modo la sua presenza in campo stasera è coincisa con i migliori momenti dell’Estra, proprio perché da parte sua c’è stata lucidità e spirito di abnegazione. Insomma, il solito “Della” che per Pistoia darebbe anche un braccio.

MICHEAL ANUMBA s.v.: 7′ sul parquet dove mette certo impegno ed intensità ma non riesce mai ad emergere. Solo un piccolo passaggio dove viene fermato col fallo nell’unica volta che punta il canestro.

MAVERICK ROWAN 5: Il 4/14 dal campo è solo la punta dell’iceberg di quella che è stata la sua gara di rientro. Perché come al solito forza ed è impreciso, ma al netto di ciò il problema rimane un’incapacità pressoché continua in copertura. Valentine è un giocatore che, già da marcato, rimane difficile da arginare: se poi gli si permette anche solo di crearsi uno spazio e non si mettono in opera le giuste collaborazioni, allora è anche inutile pensare di poter competere. Vista poi la produzione offensiva da diverse settimane a questa parte, un minimo di impegno in più in difesa sarebbe anche consigliabile.

MAURICE KEMP 7,5: Sfiora la doppia doppia ed è l’unica risorsa affidabile per coach Okorn in tutto l’arco della gara. Davvero pochissimi errori e grande pericolosità sia da sotto canestro che dalla media, tra l’altro contro un giocatore di indubbia qualità come Uthoff. Una prova da MVP indiscusso che è stata poi impreziosita anche da 3 assist e un recupero: senza dubbio una delle poche buone notizie per Pistoia in questi ultimi due mesi è il suo impatto. Per la corsa salvezza in questo girone di ritorno alle porte avrà sicuramente un ruolo importante da recitare.

DEREK COOKE 6: Due giorni scarsi di allenamenti con la sua nuova squadra erano la premessa su cui si doveva basare questo debutto. E infatti l’ex di giornata ha mostrato palesemente di dover ancora assimilare diversi meccanismi. La sua prova quindi andava guardato solo nella capacità di mettere subito le sue caratteristiche al servizio della squadra. Il 6+6 alla voce punti e rimbalzi è un inizio, ma la sua presenza nell’area ha dato già maggiori rassicurazioni. Suo l’highlight della gara, con l’alley-oop ad una mano sull’ottimo lancio di Forrest. Esce per falli e la sua assenza nel finale purtroppo si nota.

MICHAEL FORREST 6,5: Una gara dai due volti per il miglior scorer dell’Estra, che da una parte commette errori davvero marchiani e dall’altra si conferma in tutto il suo talento balistico. I suoi pregi e i suoi limiti sono noti da tempo, ma il folletto di Pompano Beach continua a dimostrare grande impegno e volontà di crescere. Oggi, al netto delle 4 palle perse, mostra un netto miglioramento nella tenuta difensiva e nell’aggressività sui portatori di palla, come dimostrano anche i tre recuperi. Per questo anche oggi la bilancia pende in positivo per il numero 11 biancorosso.

LORENZO SACCAGGI s.v.: Solo 3′ sul parquet per mettere pressione agli esterni giuliani.

KARLIS SILINS 5: Preciso al tiro e ancora disastroso in difesa. Nel momento in cui Trieste soffre di più, proprio sotto il suo naso, spunta Candussi e sembra Dirk Nowitzki. Sicuramente il contributo nella metà campo offensivo è ancora importante, ma dall’altra parte succede l’opposto. E quando Pistoia, nel finale, nutre ancora qualche piccola speranza, è proprio lui a farsi scippare il rimbalzo e a offrire la vittoria ai padroni di casa su un piatto d’argento. Ribadisce, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che da cinque nei momenti clou rappresenta più un punto debole che di forza.

COACH GASPER OKORN 6,5: Spesso e volentieri si arrabbia, impreca, si gira furioso verso la sua panchina e si sfoga con i suoi vice. Ma bisogna pur guardare il bicchiere mezzo pieno: oggi la sua Pistoia ha messo su, contro una squadra dal grandissimo talento offensivo, la migliore prestazione in difesa da due mesi a questa parte (ossia dai 77 punti subiti a Sassari, al debutto di Markovski). Può e deve essere il punto di partenza della squadra che lui immagina e desidera vedere in questo girone di ritorno. Adesso lo step ulteriore da compiere è nascondere ancora di più i limiti dei singoli ed esaltarne i pregi. E poi fare lo stesso con il gruppo nella sua interezza, in quelle che saranno 15 finali.

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