Basket / Serie A
Estra verso Trento, Okorn: «Abbiamo dei limiti ma adesso siamo squadra»

Altro impegno estremamente ostico per l’Estra, ma coach Okorn non ci pensa: «Il clima è sereno: pensiamo una gara alla volta»
Finché si è in ballo, si deve ballare: questo il refrain che riempie le giornate dell’Estra Pistoia, in questa anomala corsa salvezza che vede i toscani ancora pienamente in partita nonostante tutto. Ossia al netto dello scossone societario per cui si sta ancora cercando di raccogliere i cocci e di un calendario che non promette niente di buono per una squadra già accorciata e con lo status inamovibile di sfavorita. E anche la prossima trasferta non è da meno: l’appuntamento alla Il T Quotidiano Arena (palla a due domenica alle 17:30), contro una Trento reduce da vittoria della Coppa Italia e due sconfitte consecutive in campionato, ha tutti i crismi di una chiamata all’impresa.
Certo questa Estra Pistoia post-sosta, nella sua precarietà, ha già dimostrato un grande spirito battagliero. E in un momento così delicato, una figura come coach Gasper Okorn è servita a ricompattare il gruppo con un po’ di sano pragmatismo e un pizzico di verve che tanto male non fa. Da rianimatore e motivatore, il tecnico sloveno conosce i limiti e le difficoltà, ma adesso può contare su una squadra e non su un gruppo di singoli.
«In questo momento giocare contro Trento, Brescia o Tortona fa poca differenza – così l’allenatore dell’Estra – Sono squadre favorite per grandi obiettivi e per noi non sarà mai facile. Possiamo pianificare ogni aspetto della partita e fissare degli obiettivi, ma ci saranno anche dei rischi da prendere. Come con Brescia, dove abbiamo iniziato con difese molto forti e al limite e stando attenti al gioco su Bilan: loro hanno poi risposto in maniera ancora più incisiva. Sono tutti ottimi team: Trento è una squadra che fa l’Eurocup, quindi è naturale che abbia buoni tiratori e bravi difensori. Cercheremo di giocarci le nostre possibilità, pensando quarto dopo quarto e partita dopo partita».
E anche se poter contare su un vero collettivo è già di per sé una conquista, è altrettanto pacifico che in questo momento all’Estra Pistoia serve come l’aria che le individualità garantiscano sempre i propri numeri e anche qualcosina di più. Durante gli allenamenti in via Fermi e nelle ultime due gare si è vista una squadra sempre alla ricerca del giro palla e della soluzione migliore per liberare un compagno al tiro. Anche a costo di prolungare oltremodo i possessi, con lo scopo ovviamente di rallentare i ritmi.
Un po’ una naturale conseguenza dell’organico attualmente a disposizione, ma non bisogna mai scordarsi di quanto possano incidere gli americani. Lo si è visto con Kemp contro Brescia e con Cooke e Paschall nella vittoria di Napoli. Adesso una delle missioni di coach Okorn potrebbe essere quella di mettere a punto un sistema dove anche Michael Forrest possa avere più chances di colpire. In fondo stiamo parlando sempre del quarto miglior realizzatore del campionato con 16.5 punti di media a partita.
«Per quanto riguarda l’umore nello spogliatoio – ha proseguito – posso dire senza dubbio che è migliore di prima. Il gruppo adesso è più coeso e la squadra appare come tale, dopo gli ultimi quaranta giorni e i cambiamenti avvenuti all’interno del club. Adesso è sicuramente più facile lavorare, ma dobbiamo essere onesti: sappiamo benissimo di essere limitati in questo momento, sia in attacco che in difesa. Forrest è la nostra opzione offensiva principale, ma dall’altra pare abbiamo avversarie che preparano la partita con l’obiettivo di limitarlo. Per loro è più facile, perché i nostri punti di riferimento sono questi: contro Brescia ho visto tre giocatori cambiarsi su di lui e continuare ad esercitare pressione. A lui poi si chiede intensità in tutto: in difesa, così come nel portare la palla e segnare. Servono sicuramente più equilibrio e più opzioni, non solo un Paschall o un Kemp che si prendono la squadra sulle spalle».
