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Basket / Serie B Nazionale

Fabo, Paesano si presenta: «La mentalità di squadra è quella giusta»

COPYRIGHT FOTO: FABO HERONS MONTECATINI

Prime parole dell’ultimo arrivato in casa Fabo: «Sono un giocatore al servizio della squadra. Sfida a Roseto? Dobbiamo essere spensierati»

Livorno, Chieti, Rieti, Cividale, Cento, Reggio Calabria, Montegranaro . . . Sono state tante e di alto spessore le tappe della carriera di Alessandro Paesano, lungo affermatosi negli anni nella terza categoria del basket nazionale e per il quale si aprono ora le porte di una nuova sfida. E’ infatti lui il nuovo numero 98 della Fabo Herons Montecatini, colui che dalla prossima domenica andrà a sostituire sotto le plance l’ormai vecchio ricordo Dimitri Klyuchnyk. E’ abbastanza raro vedere in Italia un’operazione in cui due società rivali come Fabo e Pielle vadano a scambiarsi due tesserati, per giunta due pari ruolo. E’ proprio per questo che la curiosità di conoscere chi avrà avuto la meglio in questo scenario di mercato non ce l’hanno solo i tifosi delle due squadre ma un po’ tutti gli appassionati della Serie B Nazionale.

«E’ SUCCESSO TUTTO IN FRETTA»

Intanto però Paesano è già al lavoro per inserirsi al meglio nei dettami tattici di un coach Federico Barsotti che sta preparando al meglio il gruppo per la trasferta più difficile di tutte, quella in casa della capolista Roseto. Si vedrà subito se le caratteristiche tecniche del nuovo arrivato (6.3 punti di media in 26 partite stagionali) si sposeranno meglio con il modo di giocare operaio ed aggressivo dei termali rispetto a quelle di Klyuchnyk (il quale lascia con 11.0 punti in 25 partite).  «Sono contentissimo di essere qui. Ho ricevuto un caloroso benvenuto da parte del gruppo, mi sono sembrati da subito dei ragazzi super. Conoscevo bene o male tanti dei ragazzi qui avendoci giocato contro più volte, poi con Adrian Chiera e Nicola Mastrangelo siamo già stati compagni in altre squadre. Società, staff e presidente mi stanno aiutando molto ad integrarmi dentro la squadra, mi hanno fatto sentire apprezzato già in questi primi giorni e quindi li ringrazio dell’opportunità».

Per la cronaca, Paesano e Mastrangelo erano insieme due anni fa a Rieti, mancando di pochissimo la promozione; un titolo che l’atleta romano (ma nato in Friuli) ha raggiunto nel 2022 a Cividale, proprio in squadra con Chiera. Stiamo dunque parlando di un vincente, dato che l’A2 l’aveva già conquistata nel 2017 a Montegranaro. Ma come si è generato questo importante movimento di mercato? «E’ successo tutto dopo l’ultima partita che ho giocato con la Pielle, dove abbiamo perso contro Jesi. Mi hanno detto che c’era un interessamento reale da parte di Montecatini e quindi ci siamo messi al tavolo a trattare. Tra varie questioni da risolvere alla fine si è risolto tutto in fretta, io volevo che l’affare andasse in porto e sono contento di come è andata a finire».

L’eredità di Klyuchnyk sarà abbastanza importante da gestire, sebbene l’ucraino non abbia mai davvero fatto scaldare i cuori del mondo Herons. Paesano si è già fatto un’idea dei compiti che dovrà svolgere nel suo nuovo club: «Sono un giocatore dinamico ed energico, cerco sempre di mettermi a disposizione della squadra. L’obiettivo che mi pongo è quello di mettere il mio mattoncino all’interno del gruppo, non importa se si tratta di punti, difesa, rimbalzi, recuperi o assist. Se poi riesco a portare anche energia e positività nello spogliatoio, è ancora meglio. Questa società ha sostanzialmente le stesse ambizioni di quella da cui arrivo, la meta da raggiungere è sempre la più importante. E’ chiaro che dovremo darci un po’ di tempo per assestarci ma ho visto subito che come mentalità e focus ci siamo, i ragazzi sono concentrati su quello che devono fare. Ricordo quando ci ho giocato contro nel girone d’andata: fu una partita molto combattuta e alla fine io persi e gli Herons vinsero. Fu un match dominato dalle difese, nel quale ho visto una squadra fisica e tosta; spero e credo che potremo essere ancora più fisici e tosti col mio arrivo».

CONTRO LA CAPOLISTA

«Ho 32 anni e giro l’Italia da molte stagioni – prosegue Paesano – a volte ho vinto, a volte ho perso in finale o ai playoff; ormai conosco molti degli avversari e so come adattarmi ai campi più difficili in cui giocare»; e questa mini-enciclopedia della Serie B dovrà entrare in funzione già nell’anticipo di sabato 15 febbraio (diretta Lnp Pass dalle ore 20:45), perché di esperienza ne servirà una montagna per sorprendere l’incredibile Roseto. Qualcosa ai rivali lo concede anche la Liofilchem, cosa che è successa dieci giorni fa a Jesi, ma il pronostico appare impari ed a sfavore della Fabo. Stiamo pur sempre parlando di una squadra imbattuta tra le proprie mura da gara 5 delle scorse finali, una formazione nella quale militano uno delle star della lega (Lukas Aukstikalnis) e uno dei top, se non il top, allenatore (Franco Gramenzi), una rosa fatta di giocatori complementari fra loro e efficiente al massimo in entrambe le metà campo. «Non sarà semplice ma lo stimolo in più a vincere lo dobbiamo avere noi. Dobbiamo andare là carichi e dare tutto, non siamo noi quelli che hanno da perdere e quindi potremo approcciare la partita un po’ più spensierati rispetto a una Roseto che sa di avere la pressione di dover fare risultato davanti ai propri tifosi. Tutto quello a cui dobbiamo pensare è restare sereni, difendere forte e giocare insieme; solo così possiamo vincere contro una formazione che sta facendo un campionato pazzesco».

Non ci saranno tifosi ospiti al seguito degli Aironi, visto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Provincia di Pistoia. Un provvedimento che al 99% colpirà i supporter termali pure tra dieci giorni, quando ci sarà un’altra trasferta in casa di uno storico nemico come la Pielle . . . sì, è proprio la società per la quale Alessandro Paesano vestiva la maglia fino alla scorsa settimana e che lo ha sostituito con Klyuchnyk. Chissà che effetto farà vivere questa sfida dopo il trasloco da Livorno a Montecatini per il numero 98: «Forse non mi trovavo bene col gioco dell’allenatore, forse non riuscivo a restare concentrato in un ambiente un po’ pesantuccio, forse sarà stato altro; alla fine però la decisione di andarmene l’ho presa solo dopo aver avuto l’offerta degli Herons. Come ho già detto è successo tutto in fretta, sia io che i vertici della Pielle abbiamo capito che era meglio per entrambi non proseguire insieme. Tornare là tra qualche giorno ed essere dall’altra parte sarà davvero strano»

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