Basket / Serie A2
Final Four di A2, serata di sorrisi per diversi ex biancorossi

Vittoria al cardiopalma per la Cantù di Nicola Brienza e degli ex Pistoia. Micheal Anumba aiuta Cividale contro la Rimini del fratello Simon
Al PalaDozza di Bologna sono iniziate nella serata di venerdì le Final Four di Coppa Italia LNP, con le formazioni di A2 ad inaugurare la kermesse sportiva. Le due semifinali del secondo campionato nazionale hanno visto sorridere diversi ex biancorossi: per quanto riguarda quelli in campo, in alcuni casi sono stati compiuti dei veri exploit. Come nel caso della Pallacanestro Cantù, uscita vincitrice dal super-scontro con l’attuale capolista del campionato Udine. Non sono bastati i 40′, infatti, per decretare un verdetto, che alla fine è andato a favore degli uomini di coach Nicola Brienza.
Trascinatore e match winner un Fabio Valentini da 30 punti e 6 assist, ma non è stata da meno la ex guardia biancorossa Tyrus McGee con i suoi 29 in aggiunta a 6 rimbalzi e altrettanti servizi vincenti ai compagni. Importante apporto anche da Joonas Rismaa: per l’estone cresciuto nel settore giovanile di Pistoia il conto finale è di 13 punti. Meno fortunato Grant Basile, che è rimasto in campo solo 9′, mentre lato Udine Mirza Alibegovic ha tenuto vivi i suoi con 17 punti e 5/8 da dietro l’arco.
Nell’altra semifinale, invece, c’è stata molta meno storia, con la UEB Gesteco Cividale che è riuscita a prendere il largo nel secondo tempo contro Rimini. Una gara di grandissima sostanza e applicazione da parte degli uomini di coach Stefano Pillastrini, tra cui è presente ormai da qualche settimana anche il freschissimo ex Estra Pistoia Micheal Anumba. Poco fortunato nel suo passaggio in via Fermi, il prodotto di Winthrop sta trovando decisamente più spazio e occasioni di emergere in Friuli.
Fatto sta che, proprio contro la squadra del fratello maggiore Simon, Anumba ha contribuito alla vittoria con un ragguardevole bottino personale di 10 punti e 7 rimbalzi. Il tutto ovviamente contro una delle squadre più profonde e attrezzate del campionato, che però non è quasi mai riuscita a far emergere le proprie qualità. La truppa di coach Sandro Dell’Agnello, che sempre in tema di scontri in famiglia affrontava suo figlio Giacomo, non ha trovato i giusti contributi da diversi uomini chiave. Tra questi un altro ex biancosso come Justin Johnson, super a rimbalzo (13 catturati), ma poco incisivo in attacco (solo 5 punti).
