Basket / Serie B Nazionale
La T Gema e un difficile finale di campionato: c’è da fermare l’emorragia di punti

La T Gema si ritrova relegata al 5° posto dopo la dura batosta contro la Luiss. Obbligo di riscatto sabato prossimo nell’inferno livornese
Due delle tre partite decisive di questo finale di campionato se ne sono andate. La prima è andata a vuoto, la seconda poteva essere quella della redenzione e invece si è risolta in un altro nulla di fatto. L’emorragia di punti non si è fermata come da augurio e la discesa in classifica continua di scalino in scalino: prima secondi, poi terzi, poi quarti, adesso quinti. Urgono riflessioni necessarie dentro lo spogliatoio de La T Tecnica Gema Montecatini, con una sola vittoria di vantaggio sul settimo posto, occupato dai cugini Herons, l’allarme è salito al massimo livello.
«MI ASSUMO LA RESPONSABILITA’»
L’analisi post-batosta contro la Luiss Roma non può che iniziare dalle parole di coach Marco Del Re, totalmente affranto per il risultato e per come è maturato: «La delusione c’è, è evidente. Sapevamo che sarebbe stata difficile con le assenze di Acunzo e di Bedin, in più Chiarini rientrava oggi ed è andato anche oltre il minutaggio che era previsto per lui nelle sue condizioni. Non era l’avversaria ideale da trovare in questo momento, la Luiss arrivava da 10 vittorie nelle ultime 11 ed è una squadra in fiducia, esperta e fisica. Bravi i ragazzi a crederci fino in fondo e a colmare quasi tutto il gap che si era creato. Avremmo dovuto approcciare la partita in maniera diversa, la Luiss è stata migliore in questo. Mi prendo la responsabilità di questa sconfitta perché probabilmente non sono stato bravo a far arrivare i giusti messaggi in varie occasioni». L’allenatore de La T Gema non si nasconde dietro alle scuse, nemmeno dietro al tema delle assenze che certamente hanno avuto il loro impatto. E’ pazzesco notare però come gli infortuni siano andati a falcidiare i rosso-blu ad ogni scontro diretto importante (Coppa esclusa), mentre le volte che il roster si è presentato a ranghi compatti è stato solo in partite più ‘semplici’.
Detto questo, sabato non si è vista La T Gema che conosciamo. I ‘luminari’ dell’università capitolina hanno sorpreso fin dal primo e decisivo quarto i termali con il loro atletismo e le loro ripartenze velocissime. Quel solco enorme che si è creato nel primo quarto ha lasciato di stucco tutto il PalaCarrara, l’animo dei giocatori in campo si è fatto sempre più remissivo e senza idee. A peggiorare il conto ci si è messa la malizia degli ospiti, egregiamente guidati in panchina da coach Andrea Paccarié: in più di una situazione l’atteggiamento e la faccia cattiva dei romani non ha fatto che innervosire e disturbare i padroni di casa. Il cuore enorme di questi ragazzi è comunque venuto fuori in un finale rocambolesco ed a momenti una batosta dal passivo anche troppo alto andava a trasformarsi in una rimonta strappalacrime. Non si può dire molto ad una squadra che non molla mai, quella di un Passoni (per citarne uno) che dopo essere stato quasi inesistente nei primi 20’ si risolleva e guida con mestiere il tentativo di risalita nel secondo tempo. L’atmosfera cupa post-gara tra i cestisti termali preoccupa: in fondo però i principali detrattori de La T Gema sono i giocatori stessi, un gruppo che anche al meglio ha sempre cercato il pelo nell’uovo per migliorarsi.
IL PIU’ DIFFICILE SCONTRO DIRETTO
E dire che il problema più grande risiede in qualcosa che ancora non abbiamo visto. Se, come già detto, due sfide decisive sono già volate via e sono andate male, il trittico di alta montagna non è ancora giunto al suo climax: il prossimo big match. La Pielle non ha la qualità complessiva di Ruvo, né la forma eccellente della Luiss. Eppure è proprio Livorno il nemico più temuto dei tre, più che altro è una motivazione ambientale. Andare a giocare in casa di una tifoseria infernale, di quelle che possono ribaltare di solo impeto il corso degli eventi, è un incubo per tutti. La T Gema viaggerà verso l’altro lato della Toscana con l’obbligo di riscattarsi e far valere quel titolo appena conquistato di campioni di Coppa Italia che deve far invidia e paura a gli avversari. Oltretutto nel weekend si andranno a fronteggiare anche tante altre rivali di classifica. Davanti ci sarà Ruvo-Virtus Roma (con la Luiss ferma per il turno di riposo), dietro gli Herons saranno impegnati a Jesi. La possibilità di riprendere terreno e respirare aria buona esiste, sarà tutto nelle mani degli uomini di coach Marco Del Re. Speriamo che la buona sorte permetta loro di esprimersi al meglio.
