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Basket / Serie B Nazionale

La T Gema, i tre scontri diretti sono alle spalle: bilancio positivo ma c’è da migliorare

La T Tecnica Gema Montecatini - Virtus Roma 1960

Il trentello di Roseto è un colpo durissimo ma arriva dopo le imprese con Roma e Fabo. Il secondo posto rimane intatto

Finalmente un attimo di riposo. Finalmente un momento per rifiatare e ripensare a ciò che è stato fatto, alle imprese più belle ed a cosa non ha funzionato e che dovrà cambiare al più presto. Guardandosi indietro La T Tecnica Gema Montecatini non può che essere che orgogliosa di sé stessa. L’essersi portata a casa due dei tre fondamentali scontri diretti del trittico appena trascorso è un fatto più che positivo: due vittorie, una sconfitta e soprattutto il secondo posto in solitaria che ha retto. Ovviamente però, se da una parte la gioia casalinga contro la Virtus Roma e quella enorme del derby avevano lanciato i ragazzi di coach Marco Del Re oltre le stelle, a riportarli coi piedi per terra ci ha pensato la scoppola rimediata a Roseto, team superiore a qualsiasi contender nel girone B per organizzazione e lettura delle fasi di gara.

«PER TRE QUARTI CE LA SIAMO GIOCATA»

Ventinove punti di differenza sono davvero tanti, troppi forse per chi punta, o almeno vuole puntare, alla promozione. D’altra parte però con un calendario così c’era da attendersi un crollo di questo tipo dal punto di vista della concentrazione, la difficoltà principale del match contro la capolista era proprio quella. L’allenatore termale ha pure ammesso nel post-partita che da un po’ di tempo la condizione fisica non è al top a causa dei malanni stagionali: «Non vuole essere una giustificazione ma noi arrivavamo da un momento complicato, l’influenza ci ha falcidiato fin da prima di Sant’Antimo e anche nelle ultime due settimane non ho potuto lavorare come avrei voluto con i ragazzi tra malattie e altro. Fino a quando abbiamo avuto energia siamo rimasti in partita. L’approccio è stato ottimo, nei primi cinque minuti sono stati di alto livello da parte nostra lascando Roseto bassa nel punteggio.

«Per tre quarti – ha continuato in conferenza stampa coach Marco Del Re – ce la siamo giocata faccia a faccia contro una squadra fortissima a cui faccio i complimenti. Abbiamo poi subito un break di 16 punti nel secondo quarto; lì è cambiata la partita e già all’inizio del terzo quarto non avevamo le energie giuste. Abbiamo concesso 14 punti in contropiede agli avversari, e ci eravamo prefissati di non farli correre, e a causa della stanchezza mentale ci siamo pure dimenticati di spendere i falli nel terzo quarto. E’ chiaro che affrontare in pochi giorni ed in queste condizioni Roma, Herons e Roseto, tre squadre delle prime sei, non è stato semplice. Dopo aver dato tutto nelle ultime due partite abbiamo provato a fare lo stesso, non ci siamo riusciti e la partita si spiega così. Ho chiesto ai ragazzi di continuare a giocare ma era veramente difficile. Siamo andati in difficoltà con la difesa di Roseto, che cambia e chiude quegli spazi che noi non siamo stati bravi a crearceli. Dobbiamo ripartire da quanto fatto di buono fino a quattro giorni fa, non cancellando la serata di oggi e tenendola impressa in mente per capire dove migliorare per essere competitivi al livello di Roseto».

L’ATTACCO DEVE DARE DI PIU’?

Sul fatto che La T Tecnica abbia ancora parecchio margine di miglioramento non ci piove. Ad emergere prepotentemente nelle tre sfide della scorsa settimana è stata una fase difensiva ormai iper-collaudata, ben attenta sugli esterni e fisicamente dominante sotto le plance. Roma e gli Herons per tre quarti circa non sono riusciti ad esprimere il loro basket ed a produrre canestri come sanno, viene il dubbio che sia stata La T Gema a costringerli a giocare male (per la verità anche Roseto ha avuto difficoltà di questo genere ad inizio gara, come sottolineato dal coach). Dunque dalla prossima partita contro Cassino, avversario non proprio irresistibile, si riparte da qui: difesa e solidità mentale, fattore che invece i rosso-blu hanno mostrato sin dalla prima giornata (il terribile secondo tempo d Roseto non può fare testo).

E’ quindi nella metà campo avversaria che servirà un salto di qualità per consolidarsi. Negli ultimi due mesi solo nella vittoria contro Piombino la T Gema ha superato quota 80 punti realizzati, è troppo poco. Da questo punto di vista i miglioramenti dovranno essere sia nell’insieme di squadra che pure nei singoli. In terra abruzzese sono mancati gli apporti dei ‘big two’ Chiarini e Toscano, il guaio peggiore però è che anche nessun’altro salvo poche eccezioni ha inciso e, in assenza dei due sopracitati, diventa necessario ogni domenica che il resto della squadra mantenga in piedi la baracca. Gli unici a salvarsi sono stati un Bedin in splendida forma ed il sempre affidabile Acunzo, poi poco altro. Quantomeno ieri non è mancato tra le fila montecatinesi lo spirito di sacrificio l’un per l’altro, ingrediente fondamentale per poter riprendere il cammino il prima possibile.

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