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Basket / Serie B Nazionale

La T Gema verso lo sprint finale: con Latina un successo da non sminuire

La T Tecnica Gema Montecatini - Latina Basket

Ancora varie cose da registrare ma, con la fine della regular season ormai vicina, La T Gema deve pensare solo a vincere

La sofferenza: sì. La suspense: sì. Il divertimento: ovvio che sì. L’agonismo: sì pure quello. Domenica li abbiamo visti un po’ tutti gli ingredienti tipici di una partita di La T Tecnica Gema Montecatini, senza i quali si può dire, scherzando, che la vittoria non sarebbe stata omologata. Invece non va assolutamente sminuito il successo contro la coriacea Latina. E’ vero che l’incontro è stato molto meno sotto controllo di quel che si si aspettasse; però, tra il contraccolpo dello schiaffone di mercoledì a Chiusi e la partenza a razzo dei laziali, le probabilità di perdere di nuovo il controllo erano alte. Fortuna che la squadra di coach Marco Del Re si sia ricompattata per andare a prendersi con uno sforzo collettivo i due punti e si sa, i trionfi maturati nel finale un impatto positivo per il futuro lo danno sempre.

TRA CAMPIONATO E COPPA

Per capire meglio serve dare una rapida occhiata a quanto successo sugli altri campi. Il weekend appena trascorso non ha infatti regalato sorprese nella lotta alle posizioni che contano, se si esclude il tonfo dovuto forse ad una giornata di distrazione dell’incontrastata capolista Roseto. Ciò vuole dire che se a La T Tecnica fossero girate male le cose, il piccolo vantaggio costruito su chi la insegue in chiave secondo posto sarebbe andato perduto quasi del tutto (al netto della lunga lista di match da recuperare). Peraltro i termali non sono stati gli unici ieri a rischiare grosso, giusto per ricordare a chi di dovere la durezza di questo campionato.

Livorno l’ha spuntata per sole due lunghezze a San Severo, mentre la Luiss Roma è riuscita nell’impresa di rimontare in 7 minuti il -15 infertole da Piombino: roba da non credere. Chi invece è tornata ad esultare dopo varie giornate è Legnano, l’avversaria dei rosso-blu nelle Final Four di Coppa. Inizia ad avvicinarsi il momento (mancano meno di due settimane alla kermesse di Bologna) di studiare i lombardi, a lungo dominatori del girone A. La vittoria contro Fiorenzuola non cancella i tre stop consecutivi dai quali arrivavano i biancorossi: è inutile e prematuro parlare di scricchiolii, però quantomeno sappiamo che i futuri nemici di Coppa non sono così imbattibili.

BUON DEBUTTO PER STANIC

La T Gema però deve pensare solo ed esclusivamente a sé stessa, anche perché con l’avvicinarsi del momento della verità di questa stagione ci sono ancora tanti aspetti che vanno aggiustati. Per esempio la presenza sotto canestro: nelle ultime settimane Montecatini sembra molto meno schiacciasassi a rimbalzo rispetto alla prima metà di campionato. Nel girone d’andata in sole 5 occasioni su 19 i rimbalzisti termali si sono fatti superare nel conteggio totale, se invece si guarda le gare delle ultime settimane sono stati persi 3 duelli su 5. Il dato medio (38.8 palloni acchiappati a partita) resta buono, tant’è vero che è il terzo migliore del torneo dietro a Ruvo e Virtus Roma. Certo però che in alcuni tratti della stagione La T Tecnica guidava questa speciale classifica, segno che in questa fase d’annata la fisicità (caratteristica chiave del roster) si sta facendo notare un po’ meno.

Ci sono anche buone notizie che possiamo trarre dalla domenica del PalaCarrara. Le note liete arrivano dai singoli, in particolare da due di loro: i soliti. Toscano sfiora la doppia doppia con 8 rimbalzi e 24 punti (season-high), è stato fondamentale nel mantenere in piedi la baracca nel primo tempo e nel secondo non si è fermato trascinando la squadra al successo. Tra triple o giocate di astuzia e prepotenza, il carro armato di Gaeta si conferma atleta di categoria differente. A fargli da spalla un altro fuoriclasse come Chiarini, il quale è partito in sordina ma è andato poi a chiudere il match in crescendo. Ginocchio o non ginocchio, quando l’argentino decide di segnare segna.

Più che promossi la rabbia agonistica di Bedin, la duttilità di Passoni ed il cuore di capitan Savoldelli. E poi c’è da parlare di Stanic: ci si immaginava un debutto complicato, se non altro per la diversità di linguaggio cestistico tra lui ed una rosa che conosce a memoria gli schemi di coach Marco Del Re. L’ex-Salerno è stato invece il protagonista ombra della serata. Pur venendo comprensibilmente poco coinvolto, l’esperto play allarga e taglia lo spazio a suo piacimento e s’inventa una prestazione condita dalla bellezza di 9 assist. Se il buongiorno si vede dal mattino, Stanic può davvero essere la chiave di volta in attacco di cui La T Gema avrebbe bisogno per i suoi sogni di gloria.

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