Basket / Serie B Nazionale
Nell’anticipo gli Herons vanno a Roma per allontanare la crisi
Se arrivasse una sconfitta sul campo della Virtus, sarebbe la quarta di fila per una Fabo che vuole rientrare al più presto tra le prime sei
Forse non era mai successo nella storia degli Herons di dover pronunciare quella fatidica parola. Un termine che spesso viene associato, utilizzato in maniera errata per descrivere una situazione di fallimento totale, quando in realtà non è altro che il riconoscimento di una serie di difficoltà provvisorie o meno che possono essere superate velocemente con i giusti correttivi. La parola in questione è: crisi.
E’ inutile girarci intorno, è crisi dopo le ultime tre sconfitte della Fabo che potrebbero pesare non poco nell’economia di questa stagione. Una settimana orribile che ha scaraventato i termali fuori dalla zona playoff, l’obiettivo minimo stagionale, e che si è chiusa nel peggiore dei modi con lo scivolone del tutto inatteso contro Salerno.
UN CLIENTE DIFFICILE
Ora i ragazzi di coach Federico Barsotti proveranno certamente a rialzare la testa e mettersi le magagne di questo periodo alle spalle, non è così semplice però riuscirci a causa di un calendario che sale di difficoltà nelle giornate in arrivo. Gìà da questo sabato 25 gennaio l’asticella sarà altissima, gli Herons sfideranno in un nuovo scontro di retto la Virtus Roma sul suo campo (diretta Lnp Pass dalle ore 20). I capitolini sono tra coloro che hanno approfittato della carestia di vittorie rosso-blu per superarli in graduatoria e farli provvisoriamente uscire dalle prime sei. E dire che appena due settimane fa anche la Virtus ha dovuto far fronte con la delusione di una brutta prova quando a Pistoia contro La T Gema metteva a referto appena 56 punti.
La formazione di coach Alessandro Tonolli si è però risollevata subito con due successi preziosissimi, il primo contro la sempre ostica Fabriano ed il secondo in uno dei campi più difficili del girone B come Caserta. Non è facile convivere con la pressione enorme di una piazza storica come Roma che vuole abbandonare da subito la B Nazionale verso lidi a lei più congeniali, i giallorossi però stanno facendo del loro meglio grazie all’apporto del solito Alberto Conti. Sia l’ex Fortitudo che Yancarlos Rodriguez, le due stelle avversarie, erano mancate all’appello contro La T Gema ma sono risultati decisivi grazie al loro talento nei due trionfi con Fabriano e Caserta (soprattutto Conti, top-scorer in entrambi gli incontri). Limitarli sarebbe un buon punto di partenza in ottica due punti.
Da sottolineare come nell’ultimo periodo la difesa giallorossa stia avendo un’importante crescita: prima era uno dei punti deboli del roster ma ora la media di punti concessi in stagione si è abbassata a 72.0, merito dei 68.4 di media subiti nell’ultimo mese. Questa è la conseguenza di poter rotare individualità come Ancellotti, Siberna o Caversazio, cioè uomini esperti che sanno come agire quando serve rimboccarsi le maniche. Infine sarà la prima volta in cui gli Herons affronteranno da ex Matej Radunic: 39 presenze tra C e B e più di 500 punti con la maglia degli Aironi per uno dei nomi più rappresentativi nella breve storia del club.
SERVE UNA LEADERSHIP
Se Roma porrà molti ostacoli verso il successo, Montecatini dovrà stare ben attenta a non porseli da sola. Intanto sarà importante capire in quali condizioni fisiche gli ospiti si presenteranno al PalaTiziano: nell’ultima partita l’assenza di Chiera e Sgobba ha avuto un impatto negativo evidente e andare in trasferta non al completo vuol dire partenza in salita. Questo la Fabo non se lo può permettere ma le ultime dicono che non ci dovrebbero essere defezioni. L’unico che potrebbe mancare è il giovane Fernandez sul quale sono circolate voci di un possibile addio al club, voci che sembrerebbero per ora prive di fondamento.
Le tre sconfitte della scorsa settimana hanno acceso i riflettori sul fatto che manchi un vero leader che scrolli via la sfiducia che gira intorno al gruppo di coach Federico Barsotti, qualcuno che la palla dentro la retina nei momenti decisivi; se a Roma nessuno sarà in grado di svolgere questo compito sarà durissima anche questa volta. Interessante ed intrigante la guerra stellare nel pitturato tra Klyuchnyk e Radunic, il presente dei termali contro il passato (all’andata vinta 75-70 dalla Fabo il croato non era ancora un giocatore capitolino).
La sfida della capitale sarà l’anticipo di una ventitreesima giornata che non vede al vertice altri scontri diretti (l’unico che gli assomiglia è quello tra Ruvo ed una Jesi che si trova ad una sola lunghezza dagli Herons). Diventa quindi ancora più importante non lasciare per strada altri punti, posto che comunque la priorità dei rosso-blu è levarsi di torno quest’alone di insicurezza nei propri mezzi che le sconfitte in serie hanno fatto scendere su di essi. Per farlo c’è solo un modo: giocarsela al massimo contro una corazzata come Roma.