Basket / Serie A
Okorn dopo il ko con Brescia: «Dobbiamo giocare con più pazienza»

Elogia i suoi e ringrazia i tifosi coach Gasper Okorn. E sul futuro: «Da oggi parlerò solo di basket giocato. Rinforzi? Presto per parlarne»
Dopo la tempesta, la luce. Il risultato contro Brescia non avrà sorriso all’Estra Pistoia di coach Gasper Okorn, ma l’onda lunga del successo con Napoli e della svolta societaria ha restituito un clima più tranquillo e una squadra che gioca per la piazza. Naturalmente non era quella con la Germani la gara che poteva dare ulteriori conferme o maggiori speranze sul futuro sportivo dei biancorossi, ma le facce sono completamente diverse rispetto a prima della sosta. E anche il tecnico sloveno può concentrarsi su ben altre questioni di campo.
«Congratulazioni a Brescia, che ha meritato controllando la gara – ha così esordito Okorn – Ci sono stati momenti in cui siamo riusciti ad avvicinarsi, salvo poi essere rimandati indietro. In diverse fasi della gara non abbiamo avuto la giusta pazienza, effettuando scelte rivedibili e provando a giocare ad un ritmo troppo alto. Con tre o quattro sciocchezze, poi, abbiamo perso contatto. Voglio ringraziare i tifosi per il supporto che ci hanno dato: la squadra ha sentito la loro energia e ha voluto renderli felici ed orgogliosi».
Intanto questo. La gara ha visto una Brescia intenzionata a non commettere gli stessi errori di Napoli, con un ottimo approccio sui (ad oggi pochi) punti di forza dell’Estra. E, a detta di coach Okorn, da oggi in poi sarà impossibile che qualche altra squadra possa prendere sotto gamba Della Rosa e compagni.
«Dobbiamo imparare cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare: dobbiamo essere pazienti e non uscire dal sistema. Nel basket l’energia non è abbastanza: Brescia è stata bravissima a tenere fuori Forrest dalla gara, così come hanno tenuto bene Paschall da cinque. Dopo Napoli nessuno ci sottovaluterà: Brescia è prima in classifica non a caso. Comunque ho visto tante cose buone».
Adesso quindi non resta che pensare ai prossimi impegni. Vero è che questa squadra, così com’è, è chiamata a quella che resta una missione impossibile. Passata dunque la parte più drammatica della crisi societaria, adesso la domanda è se il nuovo corso si impegnerà ulteriormente per rinforzare il roster agli ordini di coach Okorn.
«I tifosi capiscono la situazione e ci stanno aiutando nel modo più positivo possibile. Noi non possiamo fare altro che continuare a lavorare e lottare, oltre che ad alzare la nostra qualità. Se potremo migliorare la squadra con nuovi innesti? Penso che sia troppo presto per parlare di ciò. Da oggi parlerò solo di basket, dopo avervi detto tutto quello che era successo fuori dal campo. Sicuramente io e Marco Sambugaro ne discuteremo, insieme anche al presidente David appena arriverà in Italia. So che non manca molto alla fine del campionato, ma vedremo cosa ci riserverà il futuro.»
