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Basket / Serie A

Pistoia, al PalaCarrara arriva una Venezia ferita e arrabbiata

Neven Spahija

Infortuni e sconfitte hanno rovinato l’inizio di stagione della Reyer Venezia. Ma l’infermeria inizia a svuotarsi

La Reyer Venezia in questo primo scampolo di campionato ha rappresentato la legge di Murphy applicata alla pallacanestro. Ogni scenario indirizzato alle più pessime previsioni non sarebbe mai arrivato ad inquadrare la situazione attuale: detto in parole povere, se qualcosa doveva andare male, è andata anche peggio. Come abbiamo già riportato, l’infermeria in Laguna è sotto controllo quanto il livello dell’acqua prima dell’installazione del Mose.

Munford starà fuori per quasi tutta la stagione, Parks rientrerà a novembre inoltrato e pure Lever è in grande dubbio per il weekend dopo essersi scavigliato in Spagna. È rientrato Tessitori, ma con enorme spirito di sacrificio e giocando sul dolore. Il neoacquisto Rodney McGruder è atterrato a Venezia e domenica dovrebbe allungare le rotazioni. Ma le migliori notizie arrivano da Tyler Ennis, che a quanto pare sarà della gara, pur con un minutaggio ridotto. Da valutare, infine, il recupero di Davide Casarin, che vorrebbe dire rimettere insieme un intero reparto. Negli spot di 1 e 2, infatti, finora è stato tutto sulle spalle di Davide Moretti e Juan Fernandez. Che a Pistoia ci siano entrambi, uno solo di loro o nessuno dei due, battere questa Reyer ferita e rabbiosa non sarà per niente facile, anche con tutti questi forfait.

VENEZIA SULLE SPALLE DI MFIONDU

Nello 0/3 iniziale di campionato, la Reyer è riuscita comunque a trovare la leadership del proprio pivot Mfiondu Kabengele. Il nipote del compianto Dikembe Mutombo al suo secondo anno a Venezia si è imposto finora come il miglior giocatore del campionato per valutazione (29.7) e rimbalzi (15.7 a gara), sia in difesa (10) che in attacco (5.7). L’ex AEK Atene è inoltre tra i migliori cinque di LBA per efficacia al tiro totale (ossia sia da dentro che da fuori l’area) con il 65,2%.

Chi invece è al suo primo anno in Laguna è invece uno degli ex di giornata Davide Moretti. Complice l’epidemia andatasi a creare, il primogenito di coach Paolo ha visto il suo minutaggio aumentare, anche se per ora si deve notare un 18,8% da tre non consono alle sue capacità. Il migliore da dietro l’arco ad oggi è i lungo Kyle Wiltjer, il cui ruolino di marcia parla di una tripla realizzata ogni tre tentativi. Aaron Simms, Alessandro Lever e il capitano Amedeo Tessitori completano poi un reparto di per sé assolutamente da prime posizioni, una volta che i guai fisici saranno alle spalle.

L’emergenza ha poi costretto la Reyer a ricorrere anche a gregari come il decano Fernandez e l’ex Mantova Giga Janelidze. Per gli allenamenti si è poi deciso di aggregare anche il rientrante alla casa madre Marco Ceron. Una situazione, ribadiamo, al limite dell’emergenziale che ha comunque permesso anche al freschissimo ex Pistoia Carl Wheatle di prendersi responsabilità maggiori rispetto a quanto previsto in partenza. Anche perché il britannico ha potuto garantire immediatamente a coach Spahija adattabilità e intensità in ambo le fasi di gioco. Il risultato è un battesimo del fuoco da quasi 30 minuti di utilizzo a gara e 6 punti di media. Un inizio ostico ma che accrescerà ancora di più l’esperienza di un giocatore già dimostratosi affidabile e pronto a certi palcoscenici.

EUROCUP E VIGILIA

Inevitabile che la situazione attuale in casa Reyer abbia influito e continui ad influire anche nell’avventura in Eurocup, dove gli orogranata viaggiano con un record negativo di 1-3. L’ultima sconfitta è giunta proprio giovedì sera in quel di Valencia, dove Tessitori e compagni si sono dovuti inchinare per 83-105. A poco sono valsi i 34 punti di Kyle Wiltjer e la solita doppia doppia di Kabengele dinanzi alla maggiore solidità e profondità degli spagnoli, guidati dai 16 dell’ex Virtus Semi Ojeleye.

Con gli stessi disponibili di domenica scorsa, la regia è stata affidata perlopiù ai due ex biancorossi Moretti e Wheatle. Bene l’inglese, con 12 punti e 6 assist, in ombra il nativo di Bologna. Già a corto, Venezia si è presto disunita e lasciata andare a rivedibili letture difensive. Coach Spahija a fine gara è stato secco e conciso: «Voglio ribadire a tutti che questa non è la vera Reyer, torneremo. Mentalmente la squadra sta bene, conosciamo bene la nostra situazione. Speriamo di recuperare giocatori perché questo è un livello molto alto e così non è possibile competere». Si riferiva all’Eurocup, ma anche il campionato non ammetterà più ritardi.

Con McGruder ormai certo della prima convocazione ed Ennis sulla via della guarigione, a Pistoia l’allenatore croato vorrà vedere la vera versione della sua Reyer. Quella, per intendersi, costruita per essere la terza incomoda della Serie A, con poco da invidiare ad Olimpia e Virtus. Al PalaCarrara le incognite non mancheranno, dunque, fino alla palla a due. E per una volta riguarderanno più gli avversari della compagine biancorossa. Ma il pericolo di una Venezia arrabbiata e vogliosa di stappare la propria stagione forse mette molto più allarme dell’affrontare una big già consolidata.

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