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Basket / Serie A

Pistoia crolla anche con Treviso: tante le prove insufficienti

Cuore ed orgoglio per Della Rosa e Benetti, pessime le prove di Rowan e Cooke. Le pagelle di Pistoia-Treviso

GABRIELE BENETTI 6: esordisce nel secondo quarto e trova subito il bersaglio dalla lunga. Lotta a rimbalzo e si spende per i suoi compiendo anche un recupero in difesa. Dopo Trapani ripete il buon impatto, sebbene stavolta resti in campo solo 6 minuti.

SEMAJ CHRISTON 5: nel primo tempo ha idee confuse in regia e difficoltà in difesa e in attacco. Seebbene segua una ripresa in cui il suo rendimento si alza leggermente, la prova dello 00 oggi non può essere sufficiente. Non ingannino infatti i 19 punti, arrivati dovuti ad un pessimo 6/16 dall’area (e 1/3 da tre) e un incaponimento nella conclusione personale. Peccato, perché quando gioca per la squadra è in grado di offrire golosi cioccolatini (7 gli assist). Pesano anche le quattro perse.

GIANLUCA DELLA ROSA 6,5: cuore ed orgoglio per il capitano, come sempre tra gli ultimi a mollare. Prova a condurre la squadra con sfrontatezza, caricato dal suo palcoscenico preferito. Infila due bombe complicate e pesanti, la prima allo scadere del primo quarto. Difende come un mastino su Bowman, non lasciandolo respirare. La voglia di vincere a lui certo non manca, il finale lascia purtroppo il boccone amaro.

MAVERICK ROWAN 4,5: 37′ minuti in campo. Ancora una volta il numero 8 è insostituibile nonostante il suo contributo sia esiguo da ambo i lati del campo. Rispetto al solito prende meno tiri e appare più altruista con la palla in mano; in difesa lo abbiamo visto anche buttarsi a terra su un pallone vagante. Piccoli passi in avanti nel gioco ma ancora la sua prestazione non può essere giudicata positiva, specie perché in difesa non riesce quasi mai ad opporsi ad Olisevicius prima e Macura poi, sia perché in attacco stasera trova solo in una occasione la via della retina. Tutto questo porta ad una unica conclusione: probabilmente non possiamo chiedere di più ad un giocatore tecnicamente limitato e mentalmente sopraffatto da una situazione più grande di lui.

MAURICE KEMP 5,5: con una vistosa fasciatura dietro il ginocchio sinistro e numerosi allenamenti saltati, Kemp torna in campo dopo aver saltato la trasferta di Trapani. La lontananza dal parquet si sente e per ritrovare confidenza viaggia come un diesel. Nel primo tempo Caroline gli passa sopra in più di un’occasione per esuberanza fisica, nella ripresa invece sale di tono, crescendo tantissimo soprattutto in attacco. Nel finale torna a calare come i compagni, commettendo anche il quinto fallo a conferma di palesi difficoltà nella propria metà campo (solo 4 rimbalzi).

DEREK COOKE 4,5: nei giorni precedenti al match tra gli argomenti di maggior interesse vi era proprio il duello tra Paulicup e l’ex della sfida. Un incontro stravinto dal centro trevigiano, autore di una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi. Cooke non riesce mai a contenere il suo strapotere atletico, facendosi sfilare di sotto il naso troppe carambole. I falli infine lo limitano ulteriormente, estromettendolo definitivamente dalla gara. Ci si aspettava tutto altro impatto per il centro statunitense, finora grossa delusione del “mercato di riparazione” di Pistoia.

MICHAEL FORREST 5,5: in attacco è come al solito molto ispirato e chiude anche contro Treviso come il miglior marcatore dei suoi (22 punti) con percentuali di tutto rispetto. Le note dolenti arrivano sia in difesa, dove difficilmente contiene gli esterni avversari, sia in regia, dove pecca in precisione collezionando tre perse di cui una sanguinosa sul finale. Una prova dai due volti, in una serata in cui crolla come i compagni nell’ultimo periodo.

LORENZO SACCAGGI S.V.: solo pochi secondi a fine seconda frazione in cui non riesce nemmeno ad assaggiare il parquet.

KARLIS SILINS 5: in difesa possiamo ripetere lo stesso discorso di Cooke, con Paulicup a banchettare a rimbalzo contro il lettone. Gioca un discreto quantitativo di minuti anche per i problemi di falli del compagno di reparto, provando quantomeno ad offrire qualcosa in più in attacco ma i suoi 10 punti arrivano pressoché totalmente dai liberi (dove almeno risulta chirurgico, 8/8). Non riesce però mai ad essere incisivo nella specialità della casa – il pick and pop – e pesano tantissimo quei rimbalzi che troppo spesso si fa strappare dalle mani una volta preso il controllo del pallone.

COACH OKORN 5,5: cristallino in conferenza stampa – per quanto gli sia possibile – il tecnico di Estra si prende le responsabilità dei minutaggi dei suoi e si scusa ancora per la sconfitta della squadra. Ammette di non poter chiedere ai suoi ragazzi di più a livello di lotta, con conseguente sottintesa ammissione che cambierebbe invece alcuni componenti per le loro caratteristiche tecniche. La sua energia dalla panchina non sembra essere sufficiente per ritirare su una squadra che oggi tocca un abisso ancora più profondo.

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