Basket / Serie A
Pistoia, serenità ritrovata e gruppo unito: le basi da cui ripartire

Difficile fare di più contro una capolista Brescia così concentrata. Dopo un periodo complicato riaffiorano però segnali confortanti
Lo si vede nelle facce di giocatori e coach, è chiaro dalle loro ultime dichiarazioni. Il clima all’interno dello spogliatoio del Pistoia Basket è totalmente cambiato. Non c’è alcun dubbio. Essersi messi alle spalle la fastidiosa dinamica figlio-giocatore e padre-presidente, è stato decisivo. Fin dall’inizio di questa fin qui sventurata stagione, i due Rowan hanno minato la serenità dell’ambiente per svariati motivi, una tranquillità ora – almeno momentaneamente – ritrovata.
Le dimissioni di Ron e l’allontanamento di Maverick – ora ufficialmente un ex biancorosso – hanno permesso che il gruppo si compattasse. Il blocco italiano è tornato protagonista indiscusso sia in campo che fuori, guidando la squadra all’impresa di Napoli e alla stoica prova del PalaCarrara contro Brescia. Queste sono le basi da cui ripartire nel futuro prossimo, in attesa di certezze dalla società su una regolare conclusione del campionato.
UNA STABILITÀ DA MANTENERE
Già percepito contro Napoli, contro Brescia è arrivata la conferma: Pistoia, finalmente, è un gruppo. Parola di coach Okorn, parola di Maurice Kemp, top scorer biancorosso contro la Germani. Il numero 9 è stato chiarissimo nel post partita, confermando le problematiche già evidenziate dal tecnico sloveno legate alla presenza nello spogliatoio del figlio del presidente. «Il clima nello spogliatoio adesso è sicuramente migliorato – ha ammesso Kemp -. Abbiamo trovato una stabilità nello spogliatoio. Abbiamo vissuto un periodo folle, in cui il rapporto tra Ron e Maverick ha creato frizioni nella squadra. E senza alchimia ed un gruppo unito, non è possibile ottenere successi».
Frasi che riassumono perfettamente la sterzata a livello di morale degli ultimi giorni, così come il trionfo di Napoli. Una vittoria che a Pistoia mancava dalla sfida con Varese e che ha rilanciato quelle chances salvezza ormai ai minimi termini. La speranza – e anche su questo il coach è stato chiaro – è che l’attuale stabilità venga mantenuta fino al termine della stagione. È giusto ricordare infatti come vi saranno ancora da onorare diversi impegni economici da qui all’estate. Questi ragazzi, dai giocatori allo staff, non meritano certo di passare un altro periodo di totale incertezza come quello precedente all’epica vittoria in Campania.
Soffermandoci sugli aspetti tecnici della partita, francamente sembrava difficile poter far di più contro una Brescia presentatasi a Pistoia concentrata ed attenta. Coach Poeta aveva chiesto ai suoi una partita “seria” e la capolista si è dimostrata tale guidando il match dall’inizio alla fine e chiudendolo definitamente nella ripresa. I biancorossi non hanno alzato mai bandiera bianca ma la differenza netta tra i due roster – Pistoia ha solo quattro stranieri – si è fatta sentire. Come si dice in questi casi, “non era la partita da vincere” per una squadra in lotta per la permanenza in Serie A.
LA SPERANZA PERMANE
I segnali confortanti, oltre che a livello emotivo, arrivano in realtà anche dalla classifica. È vero, con la vittoria nell’anticipo del sabato di Cremona nello scontro diretto con Napoli, Pistoia è tornata penultima e ad oggi sarebbe retrocessa. Altrettanto vero però è che nell’ultima giornata anche le altre formazioni tuttora invischiate nella bagarre salvezza hanno raccolto sconfitte. La corsa è dunque più che mai aperta.
Varese ha incassato la sesta sconfitta consecutiva, una seria negativa iniziata proprio al PalaCarrara con Estra che ribaltò anche la differenza canestri. Ancora KO anche Scafati, come i lombardi a quota 12, ma forti del vantaggio negli scontri diretti con Pistoia. Con la vittoria contro i campani, anche la Vanoli è salita a quota 12 e alla penultima giornata sarà di scena in via Fermi. L’obiettivo sarà fare in modo di arrivare a quella partita ancora in lotta per la permanenza in Serie A, così da potersene giocare una grossa fetta in una ipotetica “finale salvezza”.
Da non dimenticare poi la stessa Napoli, che dopo tre successi di fila ha raccolto altrettanti KO consecutivi. Non è ancora completamente fuori dalla corsa ovviamente anche Sassari a 14 punti – reduce da quattro sconfitte di fila – mentre Treviso a 16 al momento appare in posizione tranquilla. Anche il Banco di Sardegna inoltre dovrà passare dal PalaCarrara, per uno dei tanti scontri diretti che ci aspettano da qui alla 30ª giornata.
A prescindere da cosa accadrà a livello societario quindi – avremmo bisogno della sfera di cristallo per prevedere il futuro del club – Pistoia può continuare a credere alla salvezza. Un miracolo, visto che prima di Napoli il campo era diventato l’ultimo dei problemi. La ritrovata unione del gruppo farà la differenza, così come la farebbero eventuali rinforzi al roster. La squadra è viva e lotta con il coltello fra i denti ma certo una piccola aggiunta di qualità non guasterebbe. Non sembrano esserci nuove aggiunte nei programmi ma se l’A1 è un asset da voler mantenere ad ogni costo, un intervento potrebbe divenire presto urgente. E – onestamente – la squadra lo meriterebbe per potersi giocare al massimo le proprie carte.
