Calcio / Serie D
Pistoiese, col Ravenna una prova da squadra vera
Gli episodi hanno premiato il Ravenna, ma al “Benelli” c’è stata la riprova che per la Pistoiese la strada intrapresa è quella giusta
È vero, la Pistoiese è uscita dal “Bruno Benelli” di Ravenna senza punti in saccoccia, ma andando ad analizzare la partita sono tante le cose che hanno funzionato in casa arancione. Certo, la classifica torna a farsi tosta (con le tre capoliste che scappano nuovamente a otto lunghezze), però, se la squadra di mister Villa riproporrà la grinta vista contro i giallorossi anche nelle prossime partite, aiutata magari da un pizzico di fortuna in più, potrà ancora dire la propria. Un pomeriggio, quello romagnolo, in cui è stato encomiabile anche il supporto della tifoseria arancione, con quasi 400 sostenitori arrivati da Pistoia che hanno cantato anche ben oltre il termine della gara.
Per analizzare la sconfitta degli arancioni, i numeri non vengono in aiuto. Ai punti, infatti, la squadra che avrebbe meritato di più il risultato favorevole è senza dubbio quella allenata da Alberto Villa, che in vari momenti della gara ha dominato il gioco imponendo il proprio ritmo. I padroni di casa hanno costruito una sola occasione, quella sfruttata alla perfezione da Biagi a metà primo tempo. Tanto rammarico, dunque, per la Pistoiese, vicina al gol in più di una situazione, soprattutto nella ripresa. Dall’altra parte c’era niente di meno che la difesa meno battuta del campionato, ma Sparacello e compagni hanno comunque avuto una buona dose di chances. E c’è da aggiungere anche che nemmeno stavolta è “girato” a favore della Pistoiese un episodio, in questo caso in contatto in area ai danni di Greselin, con gli arancioni che continuano a non ricevere rigori a proprio favore in questo campionato. Con un po’ di aiuto, per così dire, da parte della dea bendata, adesso staremmo parlando di un risultato diverso.
Quella sfoggiata dagli arancioni è stata una prova matura, sapendo aspettare gli avversari e adattandosi alle condizioni del terreno di gioco. Lo stadio moderno e caldo dei giallorossi, infatti, stona tantissimo con il manto erboso, in condizioni a dir poco pessime. La Pistoiese ha quindi variato un po’ il proprio impianto di gioco, privilegiando i lanci lunghi e cercando di tenere poco il pallone a terra. Il Ravenna, dall’altra parte, è andato subito in difficoltà, vivendo lunghi momenti di apnea a causa del forcing degli ospiti. L’esperienza degli arancioni ha anche annullato l’ipotetico slancio giallorosso una volta sbloccata la gara. Davanti ai propri tifosi e con il vantaggio acquisito, era lecito aspettarsi un Ravenna intraprendente alla ricerca del raddoppio: gli uomini di mister Villa, invece, anche dopo essere andati sullo 0-1, non hanno abbassato la testa, rimettendo subito gli avversari alle corde.
Per un pacchetto arretrato mai realmente in difficoltà, ad essere un po’ mancato, in casa Pistoiese, è stato l’apporto e la costanza degli attaccanti. Sparacello, spesso raddoppiato o addirittura triplicato, ha vissuto una delle partite più difficili della sua seconda vita in arancione, senza riuscire a rendersi praticamente mai pericoloso. Con il numero 95 che si abbassava per giocare il pallone, teoricamente ci sarebbero potuti essere più spazi per l’altra punta schierata al suo fianco. Pinzauti e Simeri hanno però avuto una sola occasione a testa. Quella del bomber fiorentino è stata deviata provvidenzialmente da un difensore della Ravenna, Simeri invece ha svirgolato completamente la conclusione fallendo una ghiotta chance da distanza ravvicinata. Dopo tante partite in cui i riferimenti offensivi avevano portato punti preziosi, al “Benelli” quello avanzato è stato il reparto meno incisivo, complice anche una retroguardia arcigna e fisica come quella giallorossa.
Anche i cambi non hanno avuto un grosso impatto. Certo, entrare dalla panchina quando la propria squadra è in svantaggio, per di più contro una squadra piena di grandi giocatori come il Ravenna, non è facile. Se poi consideriamo anche la difficoltà di giocare a pallone su un campo malmesso come quello del “Benelli”, sicuramente fare la differenza da subentrati non era un gioco da ragazzi. Basanisi ha dato elettricità alla manovra mettendosi però poche volte in mostra in avanti. Simeri ha avuto l’occasione per rimettere tutto in parità, fallendola incredibilmente. Anche gli esterni Maloku e Stickler hanno faticato, complice una clientela non facile come quella composta da Milan e Rrapaj. Grilli, entrato nel finale, non è riuscito a impattare sul match a causa del ridotto minutaggio.
Al netto di questo, però, una cosa è rimasta ben stampata in testa ai tifosi arancioni che da Pistoia sono giunti a Ravenna: se l’atteggiamento è questo, se la grinta proposta in campo è questa, e se vengono giocate contro le formazioni in vetta alla classifica partite come questa, il futuro potrà sorridere a Villa e ai suoi ragazzi. Troppo tardi per covare ancora ambizioni di vertice? Ai posteri l’ardua sentenza. Con questo spirito, almeno sulla carta, la Pistoiese potrebbe potenzialmente battere qualsiasi squadra tra quelle facenti parte del Girone D.