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Calcio / Serie D

Pistoiese, il ko con la Zenith un brutto colpo. Si apre la crisi arancione?

Un duello tra Maloku e Falteri

Al Melani la Pistoiese perde contro i pratesi e conferma il proprio momento difficile. La squadra è apparsa svuotata e non ha convinto

La Pistoiese che non ti aspetti floppa anche al Melani e perde malamente contro la Zenith per 1-0. Nel corso della stagione in trasferta ci sono stati passaggi a vuoto, ma in casa gli arancioni hanno sempre mantenuto una media punti alta e i pochi risultati negativi erano arrivati fino ad oggi con squadre di alta classifica. Una sconfitta del genere contro una squadra in lotta per evitare i play-out è tanto pesante da digerire, quanto inaspettata.

Ci si aspettava una reazione dopo la sconfitta di domenica scorsa ma così non è stato e mister Villa in primis in sala stampa è apparso deluso da questa sconfitta. La Pistoiese giocava contro un avversario in un buon momento di forma e con molte motivazioni, ma questo non può giustificare lo stop. La Zenith di mister Settesoldi è sembrata più vogliosa e più determinata durante l’arco della gara e alla fine ha vinto senza rubare niente.

La gara ha visto gli amaranto giocare meglio degli orange nel primo tempo, in cui oltre al gol di Cellai ci sono state altre grosse occasioni per i pratesi, mentre la Pistoiese ha avuto solo un’occasione importante con Pinzauti. Ripresa nella quale la Pistoiese, senza incantare, avrebbe potuto pareggiare, ma ha trovato la traversa con Greselin e un palo esterno in mischia. Alla fine poteva trovare anche il pari, ma la prestazione sarebbe stata comunque negativa.

SQUADRA LUNGA, FIATO CORTO E CALO EVIDENTE DI RENDIMENTO

La Pistoiese, fino a qualche domenica fa miglior difesa del girone e squadra ermetica che in casa soprattutto concedeva poco o niente agli avversari, nelle ultime due domeniche sembra essersi smarrita. In realtà anche contro un modesto United Riccione si erano visti i primi segnali di una squadra in calo. Dopo il gol di Cellai, alla prima sortita offensiva della Zenith, oltre ad essere mancata la reazione orange, la squadra in campo è sembrata lunga, con troppa distanza tra i reparti e una modesta pressione a centrocampo. Il gol si può prendere, anche perchè Cellai ha fatto una bella giocata, ma poi la Pistoiese avrebbe dovuto avere la forza di schiacciare gli avversari e non concedere contropiedi così facili e pericolosi.

La ripresa, iniziata con la stessa formazione che male aveva fatto nel primo tempo, ha visto fare alla Pistoiese qualcosa in più, ma non abbastanza per ribaltare la gara. Un paio di buone occasioni, nelle quali gli arancioni avrebbero anche potuto pareggiare, ma niente più. In queste gare, pur avendo la Zenith fatto vedere ottime cose, una squadra come la Pistoiese deve azzannare la partita, alzare ritmo e baricentro e chiudere gli avversari nella propria area di rigore. Questo è mancato totalmente: forse mentalmente c’è un calo, forse la condizione sta venendo a mancare nel finale di stagione, ma così non va. E poi forse era il caso di rischiare le tre punte, con l’ingresso di Sparacello al posto di un difensore o di un centrocampista così da provare il tutto per tutto.

ARANCIONI CHE RISCHIANO IL TERZO, MA ANCHE IL QUARTO POSTO

La sconfitta contro la Zenith complica pure la classifica, con la Pistoiese raggiunta a 58 punti dal Lentigione vincente per 3-0 sul Progresso nell’altro anticipo. Adesso il Tau è terzo in solitaria, visto il pari odierno, con 59 gettoni, uno in più del duo composto da arancioni e gialloblu. Visto il calendario delle prossime ultime tre gare l’Olandesina, potrebbe rischiare di arrivare pure quinta. La squadra di Villa andrà infatti a far visita a Forlì e Tau e ospiterà il Corticella, in piena zona play-out. Tutte gare dure, soprattutto quelle esterne e in particolar modo se la squadra fornirà le prestazioni delle ultime tre domeniche. I play-off, per quello che possono valere, se giocati da quinta sarebbero complicatissimi: andare a disputarli in casa del Ravenna, con un solo risultato a disposizione (la vittoria), sarebbe alquanto difficile.

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Giornalista pubblicista dal 2012, mi occupo di calcio, sport che amo alla follia, di cui sono appassionato dalla nascita. Scrivo sperando di coinvolgere ed emozionare chi mi legge.

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