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Friday, 06 October 2017 15:44

Gs Mastromarco, addio a Zeffiro Vescovi - Le parole di Balducci

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Zeffiro Vescovi, figura storica che ha fatto la storia della società se n'è andato, ma la sua creatura lo ricorderà in eterno

Definirlo solo con il ruolo di vice presidente sarebbe troppo poco. Lui, classe 1937 da sempre residente nella sua piccola ma gloriosa Mastromarco (Lamporecchio), era una delle colonne portanti della società. Dal carattere forte ma riservato e comunque sempre disponibile con i suoi, è stato la mente e l’anima di una squadra che ha visto nascere, crescere e diventare gande portando ai vertici alcuni di migliori talenti del ciclismo italiano di ieri e di oggi. L’elenco sarebbe lungo ma basta citarne uno su tutti, Vincenzo Nibali.

Al fianco dello storico presidente Bruno Malucchi, Zeffiro è stato l’arteficie del progetto Mastromarco fin dagli inizi, negli anni ’60, quando arrivò la prima maglia di campione italiano, quella allievi conquistata da un giovane Carlo Franceschi ora attuale presidente del Gs Mastromarco che si è potuto avvalere della sua preziosa presenza e collaborazione fino agli ultimi giorni.

Quest’anno per Zeffiro c’è stata la soddisfazione di vedere il Gs Mastromarco vincere un’altra maglia tricolore, con il titolo nazionale a cronometro conquistato da Paolo Baccio. E pochi giorni fa l’ultimo sorriso di soddisfazione per la vittoria di Mirco Sartori, si perché fino alla fine il suo principale pensiero è stato per la sua squadra, per i suoi ragazzi. E siamo sicuri che continuerà a farci sentire la sua vicinanza, magari con un rimprovero quando sbagliamo o con un consiglio nei momenti difficili, anche da lassù.

I suoi cari hanno potuto salutarlo per l'ultima volta nella giornata di ieri, giovedì 5 ottobre, presso la chiesa di Mastromarco.

LE PAROLE DEL DS GABRELE BALDUCCI

Intesa e commovente la cerimonia che ieri a Mastromarco ha dato l’ultimo saluto a Zeffiro Vescovi che se ne è andato protetto da quei colori giallo/blu che tanto amava, scortato fino alla fine dai suoi ragazzi, che idealmente hanno rappresentato tutte le generazioni di corridori che hanno indossato stagione dopo stagione la maglia Mastromarco.

Il direttore sportivo Gabriele Balducci è colui che in questi ultimi anni ha collaborato più da vicino con Malucchi, Vescovi e Franceschi, rappresentando il punto di unione tra la tradizione della squadra e la strada con le nuove generazioni di giovani corridori chiamati a crescere indossando, e onorando, la maglia Mastromarco. Queste le sue parole.

“Io ero entrato in contatto con la società già da ragazzino quando mi chiesero di venire a correre a Mastromarco, fui lusingato da questa proposta, ma ero molto legato alla squadra del mio paese. Quel connubio ci fu poi quando smisi di correre e approdai a Mastromarco come tecnico, nel 2013. Entrai in punta di piedi, ma ricevetti subito grande fiducia da parte della dirigenza. Purtroppo Bruno Malucchi fu quello che conobbi meno perchè poi presto si ammalò e quell’anno scomparse. La cosa che apprezzai subito fu la stima e la fiducia che mi venne data da loro. Zeffiro mi mancherà molto, ho sempre avuto profondo rispetto di lui non solo per la sua età ma perché era un uomo con tanta esperienza e che mi dava sicurezza. Ci confrontavamo spesso, ha sempre ascoltato con attenzione le mie idee e si fidava cecamente di me e della mia visione della squadra. Questo mi faceva piacere ma allo stesso tempo era una gande responsabilità per me, mi ha fatto crescere come uomo ancora prima che come direttore sportivo. Lui e Carlo Franceschi per me sono due delle persone più importanti che ho conosciuto nella mia vita. Con loro due in questi anni sono riuscito a coostruire un bellissimo rapporto, umano e professionale. Tra noi tre c’era grande intesa. Sono contento di quello che abbiamo fatto assieme. E comunque sono fortunato di poter avere al mio fianco la guida esperta di Carlo Franceschi che in questi anni è diventato a tutti gli effetti il motore della Mastromarco e per me un grande punto di riferimento. Zeffiro ci ha lasciato lentamente e ci siamo sentiti tanto fino alla fine. Questo gli ha permesso di poterci lasciare come testamento spiritule le sue idee, le sue volontà, i suoi pensieri e i suoi consigli. Tutte parole di cui io farò tesoro cercando di metterle in pratica qui a Mastromarco fino a quando potrò e nella vita”.

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