La svolta...in negativo. Mettetela come volete, ma il 3-3 di Cuneo rischia di essere il punto chiave dell'annata della Pistoiese. Purtroppo non in positivo perché, dopo quanto successo in Piemonte, si vedono gli strascichi al "Melani" con la squadra di Indiani che si fa superare dall'Olbia per 1-2 disputando un match molto povero dal punto di vista tecnico. E adesso la classifica fa persino paura in una domenica che poteva dare la chance agli arancioni di salire ancora più in alto in graduatoria ed invece c'è da masticare amarissimo.
RIVOLUZIONE Fra assenze (alcune anche inaspettate solo perché si preferisce dare adito ad una spinta pretattica abbondantemente stucchevole portata avanti da tecnico e società di comune accordo, ndr), infortuni dell'ultimo secondo e acciacchi vari, la lista "della spesa" per Indiani è particolarmente lunga: Ferrari fuori per squalifica, Papini e Mulas in tribuna, Quaranta ancora a mezzo servizio, Terigi in panchina per onor di firma (ma presente giovedì scorso a Tvl con il giocatore che dichiara di stare bene e pronto per giocare però non si è allenato per tutta la settimana, tanto per rimanere nel discorso relativo alla pretattica spicciola, ndr), Vrioni col colpo della strega dal sabato (stavolta il ko avviene dopo la conferenza stampa di Indiani quindi su questo possiamo contestare poco). E così il tecnico di Certaldo è costretto a rimescolare le carte nella formazione titolare schierando un 4-3-1-2 che vede Picchi a fare il fantasista alle spalle di Surraco e De Cenco, rimettendo Quaranta (che dimostra di non essere pronto a giocare nella difesa a 4 in quanto snaturato dal suo oramai consueto ruolo di marcatore a uomo dell'attaccante più pericoloso degli avversari) in difesa nella coppia di centrali con Priola (con Nossa e Zullo che, per il tecnico di Certaldo, non meritano la maglia da titolare) con Minardi, Hamlili e Luperini facendo agire Nardini come terzino destro e Regoli a sinistra.
Il primo quarto d'ora è di studio totale e non succede praticamente niente con la Pistoiese che tiene il pallino del gioco in mano senza combinare niente e l'Olbia che aspetta. Primo pericolo al 16' con Luperini che perde il tempo giusto in area di rigore e non riesce a calciare da ottima posizione. Così l'Olbia cerca di approfittare delle amnesie arancioni come al 21' quando Quaranta temporeggia troppo nell'uno contro uno con Senesi, si fa portar via il pallone e Zaccagno in qualche modo respinge pur con un brivido nel contatto.
ARRIVA CAIO Da lì, però, l'azione arancione riparte con Surraco che scarta due uomini sulla trequarti e serve nello spazio De Cenco che prende in castagna la difesa dell'Olbia, ha il tempo per prendere la mira, mette a sedere Aresti e porta in vantaggio la Pistoiese al 22'.
Il gol serve alla Pistoiese per controllare ancora meglio il match con l'Olbia che accusa il colpo ma deve cambiare persino in attacco con Senesi che si fa male ed entra Silenzi: sarà l'uomo decisivo. Sardi che al 37' si fanno vedere con Ragatzu chiamando Zaccagno al bel volo in corner prima del nuovo tentativo arancione al 40' con Luperini che, dentro l'area di rigore, calcia alto da ottima posizione. Sarà l'ultimo sussulto di tutto il match arancione.
IL TABELLINO DI PISTOIESE-OLBIA
ADDORMENTATI Indiani lascia negli spogliatoi Quaranta, che ne ha indovinate davvero poche, per un Nossa che appare palesemente in difficoltà mentale (piccolo screzio verbale, a 5' dalla fine, anche con lo stesso mister) ma il guaio, per i 920 infreddoliti spettatori del "Melani", è che negli spogliatoi ci rimane anche tutta la squadra.
Pronti via, infatti, ed al 51' l'Olbia pareggia: gran cross di Ragatzu sul secondo palo, difesa un po' allegra e Pennington sbuca alle spalle di Luperini e trova la volee del pareggio. Il pubblico inizia a rumoreggiare e vengono subito fuori i fantasmi di Cuneo e di una stagione che, in una settimana, ha preso una piega bruttissima. L'ultima conclusione della Pistoiese è di Regoli al 55' ma Aresti si salva in corner. Da lì in poi l'Olbia non fa grosse cose per meritare ma semplicemente è più squadra della Pistoiese e dopo l'occasione al 61' di un superlativo Pennington arriva al 74' il gol decisivo su disattenzione di capitan Priola che innesca la ripartenza dell'Olbia guidata da Silenzi, perfezionata da Ragatzu per lo stesso figlio d'arte (suo padre Andrea è stato attaccante importante nel Torino anni '90) che batte Zaccagno e fa calare il gelo sul "Melani".
Con la Pistoiese in bambola (ancora non si capisce il motivo per cui Indiani continui a far giocare Zappa, altra prestazione imbarazzante) l'Olbia ha anche l'occasione dell'1-3 visto che all'81' Hamlili stende nettamente, ed in maniera ingenua, Pennington in area di rigore ma dal dischetto Ragatzu si fa parare il tiro da Zaccagno. Nei 9' rimanenti, più 4 di recupero, la Pistoiese non riesce mai ad incidere e piovono i fischi sulla testa di Priola e compagni.
In una settimana la squadra arancione poteva spiccare il volo verso il quinto posto della classifica ma invece di 9 punti (tris di successi che ci potevano stare con Livorno, Olbia e a Cuneo) ne mette soltanto 2 in classifica e adesso c'è da guardarsi alle spalle ed arrivare il prima possibile a quota 40 col rischio di vivere una nuova stagione nell'anonimato, come dimostrato dai poco meno di 600 paganti della giornata odierna.