Connect with us

Basket / Serie B Nazionale

Il ko in Puglia complica i piani de La T Gema: «Abbiamo bisogno di tutti»

A cinque turni dalla fine della regular season La T Gema è quarta. Del Re richiama all’ordine: «Non possiamo permetterci che qualcuno manchi ai propri doveri»

Era lo scenario più temuto e si sta concretizzando, in un modo o in un altro. Dopo un intero campionato al secondo posto in solitaria, l’unica cosa che non doveva succedere era farsi risucchiare dal foltissimo (e fortissimo) gruppo inseguitore. Invece, da una situazione di tranquillità, la situazione è sfuggita lentamente di controllo e così siamo arrivati al verdetto sancito in questa 33esima giornata. La T Tecnica Gema Montecatini ha abdicato ufficialmente lasciando il posto d’onore in mani salde, quelle di una Ruvo di Puglia che ha appena giustiziato i rosso-blu nel weekend appena trascorso.

MALEDIZIONE DI COPPA? SI VEDRA’…

Forse il campanello d’allarme sta suonando, visto che mancano solo poche giornate (cinque per l’esattezza) per riprendersi ciò che è stato dei termali da inizio annata. Ora gli uomini di coach Marco Del Re si ritrovano addirittura quarti in classifica, avendo lasciato strada anche alla prossima avversaria dei termali. Anche domenica sarà big match contro una Luiss Roma che potrebbe addirittura allungare mercoledì, quando si giocherà il recupero del derby di Roma contro la Virtus. La squadra dell’omonima università già sa come si sconfigge La T Gema (lo ha fatto all’andata) e poco importa se si tornerà a giocare tra le mura amiche ed imbattute da mesi del PalaCarrara di Pistoia: uno scontro diretto è già stato perso, la seconda occasione non può essere fallita.

Non che ci si aspettasse di trovare le strada spalancata verso i playoff (la cui qualificazione non è ancora matematica), però nemmeno che il prestigioso trofeo alzato solo una settimana fa fosse già un lontano ricordo. Peraltro, se è vero che solo tre volte nelle ultime dieci edizioni delle Final Four di Serie B chi l’ha vinta ha poi festeggiato la promozione, viene da chiedersi se si sia già abbattuta su casa La T Tecnica una qualche ‘maledizione di Coppa’. Chissà se il primo indizio in questo senso siano stati proprio gli infortuni di Chiarini e di Acunzo, di certo sono il segno di una buona sorte che parrebbe aver girato le spalle. Intanto però, come già anticipato, è confermato che per l’ala grande numero 4 non sarà un guaio da stagione finita, nella migliore delle ipotesi potrebbe guarire dallo strappo muscolare poco dopo l’inizio dei playoff (ma il campo delle probabilità è piuttosto ampio in questo caso).

Le due assenze hanno oggettivamente pesato come un macigno, con esse è stato quasi impossibile lottare ad armi pari contro la Ruvo vista domenica. Lo si sospettava da tempo ma ora non ci sono più dubbi, i pugliesi hanno uno dei roster più completi e qualitativi della terza divisione e reciteranno un ruolo da protagonisti in postseason. Sono tra i pochi che si sono mostrati superiori in tutti gli aspetti a La T Gema: più forti nel tiro da 3 (48% contro 37%), più forti nella manovra (17 assist contro 13), più forti a rimbalzo (33 contro 22, un divario gigantesco). Mai visti i termali soffrire così tanto in uno dei loro punti di forza, la fisicità. Il gigante Borra ha annientato lo sforzo sotto canestro dei lunghi e non è andata tanto meglio nel resto del campo perché sotto la guida di un illegale Jackson sono piovuti punti da ogni posizione, in un secondo tempo di difficoltà viste in pochissime altre circostanze in stagione.

IL MONITO DEL COACH

«L’inizio è stato davvero ottimo – ha commentato nel post-gara coach Marco Del Re – come testimoniano i 27 punti segnati nel primo quarto e i 50 nel primo tempo. In chiusura di secondo quarto ci sono state almeno 3/4 situazioni in cui non siamo stati attenti, avremmo potuto chiudere ancora meglio difensivamente. Burini è stato bravissimo fino a lì nel contenere Jackson e nel tenerlo fuori partita. Nel secondo tempo Ruvo ha preso fiducia mentre noi abbiamo pagato le rotazioni corte, in aggiunta Bedin ha accusato un problema muscolare negli spogliatoi ma ha provato comunque a rientrare in campo. Alla fine è venuta fuori Ruvo col suo tiro da 3, complici anche le nostre 12 palle perse nel secondo tempo. Complimenti a loro, noi invece dobbiamo pensare a quanto di buono fatto prima dell’intervallo lungo».

Non è stata una prova di squadra del tutto insufficiente, con Stanic, D’Alessandro ed il sopracitato Burini a spiccare in modo particolare. In vista però dei prossimi scontri diretti i montecatinesi dovranno inventarsi qualcosa in più per evitare di farsi risucchiare ancor di più in graduatoria (ricordiamo che dopo la Luiss c’è Livorno). Non è quindi causale il monito del coach nel post-gara, a richiamare a rapporto la truppa per una nuova missione speciale: «Il messaggio che deve passare è che per questo tipo di gare abbiamo bisogno di tutti: serve il coraggio di tutti, l’energia di tutti, di sbattersi tutti in difesa e di prendere decisioni in attacco per portare la vittoria in fondo. Con Chiarini fuori ed Acunzo fuori non possiamo permetterci che qualcuno manchi ai suoi doveri nei 40 minuti, per noi è fondamentale».

Condividi:
Comments

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com